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Visualizzazione dei post da maggio, 2017
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Sono davanti allo specchio dalle sette di questa mattina. Dopo essermi svegliata di colpo da un sogno che, per quanto mi sforzi di ricordare, non mi torna in mente, ho percorso a piedi nudi il pavimento della mia stanza da letto dritta verso il bagno. Questo pavimento è così freddo nelle mattine torbite degli ultimi tempi, in cui anche il sogno più recente non trova la strada per la memoria e, cercando tracce della notte nel riflesso del mio specchio, non c'è modo di tirar fuori null'altro che la ripetizione ossessiva dei soliti gesti: sciacquo la faccia, lavo i denti, metto la crema idratante (ma forse è il caso di cominciare ad usarne una antirughe) e poi inizio a truccarmi. E' un procedimento lunghissimo perché ogni gesto è seguito da una profonda pausa in cui mi fermo a riflettere sul nulla. Il piccolo estratto sopra, proviene dal libro di Levante "Se non ti vedo non esisti". Un libro con la tripla "a": affascinante, attraente e, rigu