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Visualizzazione dei post da luglio, 2020
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Il caporalato moderno Quando ho sentito parlare per la prima volta di caporalato ero al terzo anno di liceo, la prima volta in vita mia, tra l'altro, in cui ho sentito parlare anche di sociologia. Inizialmente ci capivo poco e forse non m'interessava neppure, poi ho iniziato a capire che in realtà avevo più passione verso la sociologia che verso la psicologia, insomma è stato un duro lavoro ma alla fine mi sono convertita, dai. A parte gli scherzi, le parole "caporale" e "caporalato" mi suonavano poco e niente, non le avevo mai sentite, soprattutto nel momento in cui venivano associate ai concetti di lavoro, povertà e immigrazione. Nel dubbio sono andata semplicemente a guardare su wikipedia: Caporalato: Sistema di reclutamento della manodopera attuato nel meridione ad opera dei caporali. Sarò estremamente sincera con voi: dopo quella piccola ed effimera ricerca il mio interesse nel comprendere questo mondo non si è moltiplicato, nean
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#unabiografiatuttapersé Questa seconda puntata di #unabiografiatuttapersé la voglio dedicare a Jane Austen, che, giusto per inserirla in un contesto storico e sociale, nasce nel 1755 nel periodo preromantico inglese. Tutti sappiamo delle sue splendide opere letterarie, tra cui Orgoglio e pregiudizio ma in pochi sanno delle sue opere teatrali . Indubbiamente il teatro era un divertimento dei ricchi, ma assistevano alle sceneggiature anche i membri meno abbienti tra i piccoli possidenti terrieri, compresa Jane Austen e la sua famiglia.  Dal 1782 al 1789, infatti, mentre la Austen viveva nella canonica di Steventon, rappresentò drammi moderni e classici nel salotto e nel granaio insieme alla sua famiglia. In realtà fu molto difficile questo lavoro, perché naturalmente non aveva a sua disposizione degli attori, ma persone che avevano delle proprie abilità e gli spazi non erano di certo degli immensi palchi. “Nelle rappresentazioni pubbliche, abitualmente era u