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Visualizzazione dei post da aprile, 2020
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Il famoso "fascismo eterno" In questa casa abita un'antifascista.  Non ho mai avuto paura nel dirlo, neanche in questo momento storico in cui sembra che il 25 aprile sia sintomo di divisione politica.  Forse è una perfetta casualità, forse è il destino... non lo possiamo sapere: ma questa correlazione che c'è tra il mio compleanno (24 aprile) e il 25 aprile mi ha sempre colpita tanto e, forse, negli ultimi anni con la consapevolezza di chi sta crescendo, mi ha comunicato tutto ciò che doveva comunicarmi. Interamente. Tutto questo, i complottisti dico, i sovranisti o, ancora, i nostalgici di un certo periodo storico nessuno li aveva previsti, forse perché è tutto così irrazionale, incredibilmente impossibile, ma come sempre esistono intellettuali, letterari, persone che vanno più a fondo di noi nelle cose che avevano già previsto ogni cosa: tra questi, Umberto Eco. Eco ci disse che il pensiero complottista si sarebbe insinuat
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Abbiamo bisogno di migranti Per molto tempo mi sono chiesta cosa volesse realmente dire avere "i porti chiusi" e, ad oggi, ne ho compreso la gravità intrinseca, che non è prettamente umanitaria bensì riesce a coinvolgere tutti quei settori di cui sappiamo poco, di cui sentiamo poco e con cui riusciamo ad avere meno affinità. Ad oggi il Covid-19 ha fatto dei danni nell'economia di portata inestimabile e, ultimamente per lo meno, siamo riusciti a sentire qualcosa riguardante il settore agricolo che in Italia ha un forte impatto. Il governo italiano ha deciso di chiudere i porti a tutte le ONG e quindi ai migranti: naturalmente dietro questa decisione vi è la motivazione dell'emergenza sanitaria in corso, infatti fino a quando l'epidemia non sarà completamente sparita il decreto avrà la sua validità. Il provvedimento è stato approvato martedì 7 aprile 2020 e sarà valido solo ed esclusivamente per alcune navi: "Per i casi di soccorso effe
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L'aborto non è un omicidio  I diritti, una volta ottenuti, possiamo perderli. C'è un cartellone in camera mia che dice così: " Aborto libero, sicuro e gratuito ", me l'hanno dato le donne di  @nonunadimeno  alla manifestazione dell'anno scorso e così, quel foglio bianco con il disegno di una donna al di sopra, da quel momento, ha iniziato a far parte dell'arredamento della mia stanza. Ad oggi, nel 2020, le donne hanno il diritto di interrompere la gravidanza in alcuni casi specifici, eppure, contemporaneamente, esistono gli obiettori di coscienza e sono tanti;  il 59% degli ospedali italiani non ha il personale che pratica l'aborto e più del 70% del personale ospedaliero di tutto il territorio italiano decide di essere obiettore di coscienza e non praticarlo (a confronto con la Svezia in cui non ce ne sono). Il terrorismo psicologico quotidiano che ogni donna subisce a causa di scelte prese su se stessa, per se stessa nella pr
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Quando una serie tv diventa denuncia Ci sono serie tv che entrano nei nostri cuori per tanti motivi: per la loro bellezza fotografica, per la loro trama, per gli attori. In un certo senso alcune serie televisive diventano il fulcro di denunce pesanti addirittura (pensate a Gomorra in Italia), che possono smuovere anime e corpi di persone che magari prima neanche ci pensavano a certi argomenti. Oggi sono qui per parlare di una serie tv nello specifico: Orange is the new black. Penso che bene o male tutti sappiamo la trama, ma la ribadisco perché è importante averla bene a mente: la protagonista, Piper, viene incarcerata a causa di un crimine commesso anni prima. Si sente impaurita e anche in soggezione. Le viene detto di non fare amicizia, di "stare nel suo": in effetti le cose mutano rapidamente grazie all'incontro con Alex, la sua ex fidanzata con cui aveva commesso il reato dieci anni prima. Ma non c'è solo questo, c'è ben altro, perché i rapporti