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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018
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Femminismo intersezionale? Che cos'è il femminismo intersezionale?  Innanzitutto, bisogna dire che non si parla di intersectionality fino alla terza ondata femminista (qui trovate le varie ondate e la sua storia  http://laricamatricedisogni.blogspot.it/2017/01/guardiamo-il-mondo-da-unaltra.html ). La prima e la seconda ondata, infatti, non prendevano in considerazione proprio tutte le donne, ma solo alcune: donne bianche e facenti parte di una classe sociale agiata. La terza prese una strada totalmente nuova, che si rendeva conto di quante altre minoranze esistessero: etniche, religiose, di classe sociale, ecc.  Ciò che dice il femminismo intersezionale è questo: ci sono Donne, in alcuni Paesi, che hanno problemi ancora più gravi e grandi, che non possono avere un movimento proprio, e andare in giro ad urlare "Siamo donne e siamo libere". Ma se proprio vogliamo fare ancora un passo indietro, in alcuni Paesi le Donne non hanno neanche la possibilità di andare a scuola
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Storie della buonanotte per bambine ribelli  Questo libro è stato scritto da Francesca Cavallo ed Elena Favilli , ed è, in modo più preciso, una raccolta di favole inerenti a tutte quelle Donne che hanno dato una svolta in determinati campi. Il libro contiene infatti 100 storie, di 100 Donne realmente esistite che hanno in qualche modo apportato delle rivoluzioni: le epoche sono tutte differenti, infatti ci sono Donne più giovani, e addirittura Donne nate nell'antico Egitto (come Cleopatra, se vogliamo fare un esempio).  Per ognuna di queste favole, vi è un'illustrazione personalizzata che in qualche modo racconta visivamente la figura femminile di cui si parla. Le due scrittrici, infatti, hanno contattato più di sessanta artiste per creare disegni. Inoltre il libro, ha avuto così successo che è stato tradotto in 12 lingue differenti! Ogni storia è differente, non c'è un legame stretto, a cui le due scrittrici hanno fatto riferimento. Come le illustrazioni: niente a
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Di quella volta in cui mi dissero "Sei esagerata". Ma le persone non sanno una cosa: le emozioni non possono esser giudicate da nessuno. Siamo umani , e in quanto tali proviamo emozioni. Non è una cosa che si può evitare, lo si e basta nonostante il nostro volere. E sapete una cosa? E' bellissimo. Ammetto che in molteplici situazioni le emozioni non sono delle migliori, ci possono far sentire male, o addirittura ci fanno sentire letteralmente "uno schifo". Però è esattamente questo a farci sentire vivi. Vivi e diversi. Ciò porta ad avere reazioni differenti a ciò che ci capita, per cui non ci sono emozioni giuste o sbagliate. Ci sono emozioni e basta. Per cui giudicarle, non è utile. E' utile invece ascoltare , dispiacersi .  "Sei esagerato" "Io al posto tuo avrei fatto/detto..." "Secondo me"   Tutte frasi che non implicano al centro della situazione il soggetto sofferente, e questo non è aiutare, è dare un giudizio (no