Di quella volta in cui mi dissero "Sei esagerata".
Ma le persone non sanno una cosa: le emozioni non possono esser giudicate da nessuno.

Siamo umani, e in quanto tali proviamo emozioni. Non è una cosa che si può evitare, lo si e basta nonostante il nostro volere. E sapete una cosa? E' bellissimo. Ammetto che in molteplici situazioni le emozioni non sono delle migliori, ci possono far sentire male, o addirittura ci fanno sentire letteralmente "uno schifo". Però è esattamente questo a farci sentire vivi. Vivi e diversi.
Ciò porta ad avere reazioni differenti a ciò che ci capita, per cui non ci sono emozioni giuste o sbagliate. Ci sono emozioni e basta. Per cui giudicarle, non è utile. E' utile invece ascoltare, dispiacersi

"Sei esagerato"
"Io al posto tuo avrei fatto/detto..."
"Secondo me" 
Tutte frasi che non implicano al centro della situazione il soggetto sofferente, e questo non è aiutare, è dare un giudizio (non richiesto) ad una persona che ha solo chiesto un po' di comprensione.
Dire a qualcuno che è "esagerato", implica dire anche un'altra cosa: sei sbagliato. La tua emozione è sbagliata, tu sei sbagliata, ed è sbagliato il modo in cui hai reagito. 

Il fatto è che sono tutte ipotesi la maggior parte delle volte. Ipotesi provenienti da persone che non hanno mai subito ciò di cui si sta parlando nella modalità in cui il soggetto le ha provate, nella giornata in cui le ha provate, o nel momento stesso. Ciò porta anche alla differenza delle persone: non tutte sono uguali, per cui non tutte hanno reazioni simili. E questo non comporta maggiore sensibilità o empatia. Ciò comporta semplicemente l'essere differenti.
L'opinione è un qualcosa che tutti possono avere, e che anzi, a mio avviso, ancora poche persone ne fanno uso e la esprimono. Altre invece ne abusano. Ne abusono perché dire ad una ragazza che è stata appena violentata o molestata: "Beh ma anche tu, sei uscita con la minigonna a mezzanotte", non è aiutare qualcuno. Non è dire un'opinione. E' offendere gratuitamente una persona che ha già subito violenza. 

Si può sospendere il giudizio. Si può semplicemente imparare a comprendere, pensare. E se non si è capaci, allora penso che basti non dire nulla. Perché non tutti proviamo la stessa empatia, e non è un crimine, perché ricordate: menomale che non siamo tutti uguali.

Ultimamente ho prestato più attenzione a questo fatto perché quando racconto qualcosa che mi ha particolarmente colpita - o addirittura riguarda me -, sento dire spesso: "Che esagerata". E non percepisco la motivazione di farmi sentire una persona che "dà troppo peso", quando io semplicemente sono molto empatica. 
Come quando si piange spesso: "Sei esagerata", ma perché? E se il mio modo di sfogarmi fosse questo? Piangere intendo. Una cosa esagerata per te, non lo è per me.  

Non molto tempo fa ero con alcune mie amiche in giro per il centro della mia città, quando si avvicina un gruppo di ragazzi davvero poco gentili che hanno iniziato a fischiare e parlare. 
La prima reazione è stata sicuramente arrabbiarmi, in quanto detesto le persone di questo tipo, e la seconda è stata sentirmi a disagio, in quanto magari, ho pensato, li ho attirati io senza neanche volerlo. La terza fase è stata quella di sentirmi di troppo in una situazione in cui non cadevo a pennello. 
Dopo esserci allontanate ne ho parlato con una ragazza del mio stesso gruppo, per poi sentirmi dire: "Massì, è una cosa normale dai, sei esagerata un po' a sentirti così."
Inutile dirvi che avrei voluto dicesse altro, o che per lo meno mi avesse ascoltata un pochino di più rispetto al suo fermarmi nel mezzo del racconto. 

Vi invito davvero a giudicare di meno, ascoltare di più, e se necessario, avvalersi del silenzio, che nella maggior parte dei casi fa meno danni anche di un consiglio. 



 

Commenti

Anonimo ha detto…
Le emozioni rappresentano tutto quello che è l'interiorità del soggetto, per cui è impossibile reprimerle, presentano un'infinità di sfumature. Il nostro corpo per quanto noi possiamo cercare di nasconderle emergono a galla. Il più delle volte quello che vorremo realmente non sono consigli, evitiamo di dare consigli, ma vorremo più semplicemente essere ascoltati. Solo un atteggiamento di ascolto empatico può aiutarci a superare situazioni problematiche, sospendendo il nostro giudizio saremo certamente di aiuto a chi ci sta intorno. Rina

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