Oggi è la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e noi continueremo a rimanere degli ipocriti.

Sapete perché continueremo a rimanere degli ipocriti? Perché nemmeno un mese fa, nemmeno una settimana fa, sono morte due donne in Cile: la loro morte è dovuta alla partecipazione di manifestazioni e proteste contro il Governo. Una donna è conosciuta come ' El Mimo ' ovvero Daniela Carrasco. L'altra donna porta il nome di Albertina Martinez Burgos, una fotografa. Di quest'ultima non si hanno notizie certe sulla morte, ma comunque è stato un assassinio bello e buono: perché, vi chiederete. Perché ha partecipato e documentato durante le proteste in Cile i soprusi e le violenze effettuate sulle donne in quanto donne e non in quanto manifestanti. Di Daniela invece ne sappiamo di più: l'ultima volta che è stata vista era prima che le forze militari la portassero via. Prima che la violentassero, la torturassero e la violentassero nuovamente, per poi impiccarla. Questo è stato detto dal collettivo femminista di Ni Una menos, questo è l'abominio che hanno riportato sulla morte di Daniela.

La violenza sulle donne è un tema ampio che, purtroppo, si manifesta anche in questo senso subdolo: la loro morte non è dovuta esclusivamente a Daniela e Albertina come manifestanti, come mimo e come fotografa, ma in quanto donne. 

Tu, che in quanto donna manifesti. 

Tu, che in quanto donna ti ribelli. 

Io, che con il potere patriarcale posso punirti; e il modo più subdolo e abominevole è violentarti. Violento il tuo corpo, violo la tua mente e ti torturo e poi ti violento ancora. E non è per te, ma per le altre. Per far vedere che cosa succede alle donne che parlano e che non stanno più in silenzio perché bisogna parlare, bisogna urlare al mondo intero che questo Governo non va bene, che queste forze armate abusano del loro potere e del potere che in realtà neanche posseggono. 

Oggi è la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne eppure si contano 3 donne ammazzate ogni settimana, per un totale di 142 femminicidi (questo nel 2018). No, non sono violenze sessuali effettuate da perfetti sconosciuti che trovi nelle stazioni ferroviarie alle 03.00 di notte. Non è neanche quell'uomo che ti ha seguita alle 03.00 di notte perché avevi un vestito troppo corto: l'85,1% delle donne vengono uccise in famiglia, da mariti, compagni e fidanzati che dicono di amare, di essere semplicemente gelosi.

E sì, se ve lo state chiedendo, anche le molestie verbali sono violenza: se non lo ammettiamo, continueremo a rimanere nella nostra ipocrisia: i Catcalling non sono complimenti, sono violenze che ogni giorno qualcuna di noi subisce e io davvero, sul serio, vorrei chiedervi ogni tanto: "Ma chi diamine te l'ha chiesto questo fantomatico complimento, che solo tu reputi tale?"

Qualche settimana fa ho letto un post su facebook, che vi riporto qui sotto:

"Stasera vedo degli amici. Pensavo di vestirmi così, con un abito abbastanza corto, calze, tacchi. Poi però mi è venuto in mente che per tornare dovrò prendere l'ultimo treno e poi fare un pezzo a piedi in una strada buia e un po' isolata. E allora ho messo jeans e maglione.
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Sono una ragazza abbastanza autonoma. Giro da sola di giorno e di notte, in Italia e all'estero. So bene che quello che indossi non ha nessuna relazione con quello che ti succede. So che se un uomo ti vuole fare del male te lo fa qualunque cosa hai (o non hai) addosso. E che il problema non è tuo, ma suo. Ma nonostante questo ho pensato "e perché me la dovrei andare a cercare?". Sono una femminista, mi informo, dibatto, leggo. Il mio pensiero mi ha fatto ribrezzo. Ma quello che mi fa più incazzare è che la (fallace) sensazione di sicurezza che mi dà un maglione è più forte della rabbia.
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I tacchi stavano bene con i jeans che ho messo. Ma coi tacchi non riesci a correre come con le scarpe basse. A voi sembrerà un ragionamento esagerato. Ma nel mio mondo, e in quello di tante ragazze che stanno leggendo, non lo è." Martina Biscotto Pagani 

I commenti sotto al post sono parole del tipo:

"Stai autoideologizzando un po' in eccesso anche se si capisce benissimo il ragionamento ad alta voce."

"Ma che discorso è, saranno problemi tuoi se hai questi dibattiti interni? Quando esco di casa con un pc costoso, orologio, etc .. nonostante si possa aver paura di essere attaccati, non pubblico dei post solo per farmi notare."

Classici esempi di persone che ti dicono e impongono come devi sentirti, pur non essendo questo un loro problema: nessuno nega la violenza contro gli uomini, anche gli uomini subiscono violenza ma non per questo non si deve parlare di femminicidi e maggiori stupri sulle donne in percentuale. Si parla di femminicidi perché non sono crimini normale e i criminali non hanno nulla a che vedere con ladri o serial killer. 

Io sono con Daniela e Albertina, ma sono anche con tutte quelle donne che subiscono ogni giorno violenza; sono con tutte quelle ragazze come me che devono avere paura di girare di sera, di notte, perché non si sa mai.