Bisogna parlare dell'aborto
e dobbiamo capire dove è legale e dove è illegale.
In paesi del Sud America, del Medio Oriente o dell'Africa e del sud-est asiatico, l'aborto è molto limitato.
Egitto, Gabon, Guinea-Bissau, Madagascar, Iraq, Isole Marshall, Filippine, Repubblica Dominicana,
Angola, Laos, El Salvador, Haiti, Nicaragua.
Questi sono alcuni dei paesi in cui l'interruzione di gravidanza volontaria è totalmente illegale.
Tra i paesi in cui è consentito in caso di violenza sessuale:
Nigeria, Somalia, Venezuela, Libia, Afghanistan, Bangladesh.
In Indonesia, come in Messico, Cile e Panama è consentito anche in caso di malformazione del feto.
Inoltre è consentito anche in caso di incesto in paesi come Nuova Zelanda, Algeria, Eritrea, Namibia, Seychelles, Sierra, Israele, Colombia, Giamaica.
Questo non significa che in Europa sia ovunque permesso, anzi. La Polonia il 22 ottobre 2020 - poche settimane fa - ha ulteriormente ristretto le possibilità di ricorrere all'aborto: prima erano 3 i casi in cui una donna poteva decidere di interrompere la gravidanza: lo stupro, la vita della madre in pericolo e la malformazione del feto. Dal 22 ottobre quest'ultimo caso è stato eliminato dai giudici con 11 voti favorevoli e 2 contrari. La motivazione è che "non ci può essere dignità di un individuo senza la tutela e la protezione della vita stessa.
Il divieto all'interruzione di gravidanza più forte si trova a Malta - vedete come, in realtà, Stati che privano dei diritti più fondamentali, sono così vicini a noi? Più vicino di quanto pensiamo - un paese estremamente cattolico, che neanche in caso di pericolo di vita della madre permette l'aborto, oltretutto la donna può subire dai 18 mesi ai 3 anni di carcere. Anche in un'altra isola del Mediterraneo, Cipro, è totalmente illegale.
San Marino, Liechtenstein o Monaco lo vietano se non in caso di pericolo di vita.
Neanche a dirlo, lo Stato Vaticano, lo vieta sempre.
Questo articolo non vuole essere altro che un campanellino d'allarme: anche Stati molto vicini all'Italia, o all'Europa, proibiscono o demonizzano l'aborto. Perché noi donne italiane lo sappiamo benissimo che l'aborto può essere legale, può essere concepito come un diritto, ma che poi in fondo è demonizzato e stigmatizzato.
Allora la vera risposta è di combattere, sempre. Per tutte le donne del mondo che chiedono un megafono per le loro richieste. Io credo che un privilegio, qualcun* ce l'abbia sempre e allora, almeno, sfruttiamolo come possibile. Sfruttiamolo utilizzando il nostro megafano.
Fonti:
https://www.associazionelucacoscioni.it/wp-content/uploads/2016/09/IVG-nellUnione-Europea-1.pdf
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52017IP0498&from=EN
https://tg24.sky.it/mondo/2018/05/25/aborto-in-europa
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