Il patriarcato.

  • Patriarcato – in antropologia, l'organizzazione familiare in cui l'autorità è detenuta dall'uomo più anziano;
  • Patriarcato – nel cristianesimo, territorio amministrato da un patriarca (tanto un patriarca effettivo, che un vescovo che abbia tale denominazione solo come titolo onorifico);
  • Patriarcato – in sociologia, è un sistema sociale in cui gli uomini principalmente detengono il potere.
Ambiti differenti, sostanza uguale, non credete? 
La premessa di questo articolo è che, terminato di leggerlo, non dovrete odiare gli uomini. Perché non si possono odiare degli uomini per una dittatura sociale imposta migliaia di anni fa.
Sì, migliaia.  

Iniziamo però con un personaggio "vicino", in qualche modo a noi, per poi tornare indietro: è decisamente più semplice pensare a delle persone relativamente vicine a noi, piuttosto che lontane. 
Friedrich Engels è stato un filosofo, sociologo, economista, giornalista e imprenditore tedesco, fondatore assieme a Karl Marx del socialismo scientifico. Egli, tra le sue varie teorie ed opere, spiega come nelle società primitive ci fosse l'uguaglianza, il rispetto, e che i compiti fossero equamente divisi. Nella società, però, vi è stata introdotta ad un certo punto, la necessità di proprietà privata, di difendere con la forza fisica la propria proprietà, appunto. E così gli individui iniziarono a sottomettere uomini e donne.
Proprio questo è  "Patriarcato", da cui derivarono poi il matrimonio monogamico e la famiglia.

Esattamente un anno fa, invece, in questi giorni, mi ritrovavo a studiare Platone e il suo discepolo, Aristotele. Platone credeva che la superiorità dell'uomo rispetto alla donna fosse data semplicemente da una cosa: l'istruzione. Le donne non potevano essere istruite, per tanto gli uomini erano necessariamente più abili, più istruiti. Ma al tempo era un discorso troppo rivoluzionario che non fu preso in considerazione, o almeno, non come il pensiero di Aristotele che mise in evidenza nella sua filosofia il Logos, nonché la ragione, che i bambini, come le donne, non possedevano. 
Persino Agostino d'Ippona, consultando il mito biblico della Creazione, teorizzò la teoria per cui l'uomo è come se fosse nato due volte: prima corpo e poi l'anima, mentre la donne è nata proprio dalla costola dell'uomo, ed essendo una figura così ambigua, la figura della donna fu vista come pura corporeità, priva di quel soffio divino che è l’anima.

Non è vero che il Patriarcato non è mai esistito, come è sbagliato dire che non esiste tutt'ora. Ma è altrettato erroneo colpevolizzare gli uomini di oggi, cresciuti in una società in cui il Patriarcato domina ancora.
Ricordiamoci che il femminismo, quello intersezionale, è proprio vicino a noi per far cessare il soffocamento provocato da anni, migliaia di anni, da parte del Patriarcato. Quest'ultimo non provoca dolore solo alle donne, ma anche agli uomini stessi che per anni hanno dovuto subire la violenza psicologica dell'essere sempre sessualmente insaziabili ed insensibili.  

 Il femminismo è un movimento ancora attuale semplicemente perché la cultura patriarcale è ancora viva e finché non elimineremo questa ideologia antica dalla nostra società, non avremo mai delle reali forme di equità di genere. La classificazione di genere mantiene ben salda la separazione tra donne e uomini, mantenendo caratteristiche specifiche  con
ruoli maschili e femminili.

All’inizio del ‘900, quando le suffragette iniziarono a rivendicare il diritto di voto e quello di essere elette, implicitamente rivendicarono il diritto di fare parte della società come cittadine, e quindi come individu*.  
Sapete perché sono così importanti le suffraggette e il femminismo che tanto disprezzate? Perché ha reso consapevoli tutti che le donne non erano mai state viste come esseri umani, ma come macchine. 
Durante la seconda mondiale le donne diventarono delle vere lavoratrici, perché gli uomini dovevano occuparsi della guerra, per tanto c'era bisogno di qualcuno all'interno delle fabbriche. Risale al 1949 la più ampia e articolata analisi della condizione della donna nella società patriarcale, con Il secondo sesso di Simone de Beauvoir. Negli anni ’70, una nuova ondata di femministe lottò per l’autodeterminazione di sé, dapprima posseduta dalla Chiesa, dagli uomini, dai mariti: le donne iniziarono a rivendicare il diritto alla propria sessualità, ad abortire, la trasformazione dello stupro da reato contro la morale (e quindi contro il costume patriarcale per cui il corpo della donna “appartiene” agli uomini della sua famiglia, padre e marito, e chi la violenta contro la sua volontà non commette un reato contro di lei, ma contro di loro) a reato contro la persona.
Vi abbraccio tutti,
Melissa.


Articoli dell''anno scorso: 
Altri articoli riguardanti il femminismo:

* Il Vegetarianismo ha a che fare con il femminismo? --> http://laricamatricedisogni.blogspot.com/2018/06/il-vegetarianismo-ha-che-fare-con-il.html




*Il mio instagram per farmi domande sugli articoli o per creare conversazioni insieme --> https://www.instagram.com/jawaadino_24/?hl=it
*Le vere donne non esistono --> http://laricamatricedisogni.blogspot.com/2018/12/le-vere-donne-siamo-tutte.html 







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