5 Motivi per essere femministi.
(sì, solo, altrimenti dovrei scrivere la Divina Commedia).

Avete capito bene, oggi parliamo ancora una volta di femminismo - non se ne parla mai abbastanza. Vorrei esporvi almeno cinque motivi per cui tutti noi dovremmo essere femministi, e qui vi rimando ad alcuni articoli che ho scritto in precedenza parlando appunto di questo argomento, li trovate tutti sul blog!

Qualche giorno fa stavo passeggiando tranquillamente per le vie della città in cui vivo, non avevo abiti succinti, infatti indossavo un jeans normalissimo, con una maglia rossa e la scritta "Babe with power", un giubotto di pelle marrone, ed infine un paio di scarpe da ginnastica - che poi, anche avessi avuto un vestitino corto e un tacco di 12 cm, che vuoi? Ciò che è successo è stato un po' imbarazzante, un po' umiliante, e anche un po' maschilista. In poche parole, un ragazzo ha iniziato a dirmi "ciao baby", oppure "Come sei vestita bene oggi", e altre frasi di questo tipo - ed anche molte altre, che però non vi starò qui a citare perché mi vergogno io per lui -, che mi hanno fatto imbestialire. Non ho detto nulla, ho solo continuato a camminare, forse un po' più velocemente, nonostante fosse pieno pomeriggio e il centro colmo di gente. Inutile dire che il ragazzo non ha smesso, anzi, ha solo continuato.
Se dovessi spiegarvi come mi sono sentita in quel momento, probabilmente non ci riuscirei. Non è che non ricordo le mie emozioni o sensazioni, è che proprio avevo in sobbuglio lo stomaco. La prima domanda che mi sono posta è stata: "Ma è stata colpa mia? Ho fatto qualcosa io?" La successiva è stata: "No, aspetta, anche fosse non si doveva permettere!"Ma in un certo senso mi sono sentita comunque umiliata dai suoi commenti poco garbati, stupidi, e di poca intelligenza. E non dobbiamo tralasciare il senso di paura che ha fatto aumentare il passo nonostante fosse pieno giorno.
Quindi, il primo motivo per esser femministi è proprio questo: smettere di umiliarsi a vicenda. Perché sono convinta che anche a degli uomini sia successo di essersi sentiti dei semplici oggetti. E so per certo, che hanno provato solo disgusto.
Ah, e per dirne una, ciò che hanno fatto a me, ma che succede tant*, ha un nome: molestia verbale. Esiste, però non se ne parla. 

Un secondo motivo deriva sempre da un accaduto.
Ero sempre in giro, piena estate, un caldo atroce. Stavo passeggiando, e un ragazzo che lavora per una libreria "famosa", mi ferma, e mi chiede se cercassi un lavoro. Rispondo tranquillamente di sì, e che mi sarebbe ovviamente paiciuto lavorare in una libreria in quanto adoro i libri! Lui, in modo secondo me assurdo, un po' sconvolto da questo fatto, mi dice di compilare un modulo: nome, cognome, data di nascita, luogo in cui vivi, cittadinanza, bla, bla, bla... Uomo o donna? Sposata? Figli? Tutto questo rigorasamente al femminile.
Mi sembrano dei quesiti sessisti, e abbastanza umilianti, anche qui. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata: "Come se il figlio, non avesse una seconda figura genitoriale". Una cosa che mi urta molto è proprio questo, il padre non viene praticamente mai considerato, anzi, viene sempre criticato perché: "La mamma fa meglio le cose, è più pratica, più brava." Si sminuisce sempre l'importanza di un uomo, e la presenza, ovviamente. 
Anche qui, femminismo perché? Perché c'è la necessità di avere un po' di parità in questa società che cerca di sminuire sempre. In qualsiasi circostanza.

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Il terzo motivo riguarda (quasi) prettamente gli uomini. Chimamanda Ngozi spiega bene nel suo libro "Dovremmo essere tutti femministi", questo concetto. 
Abbiamo questa abitudine di indurre i maschi ad essere forti, a non farsi mai scalfire da nulla, a non mostrare le proprie debolezze. Ciò li porta invece ad avere una fragilità interiore pazzesca, che consegue una dimostrazione della loro virilità ad ogni costo. Un esempio è proprio pagare la cena per forza alla ragazza.

Il quarto motivo che vi propongo è strettamente legato al precedente: proprio per la "virilità", che l'uomo deve dimostrare, il sesso femminile deve mettersi da parte. Deve lasciare spazio all'ego maschile, che essendo molto fragile, dev'essere protetto. Non vi sembra una cosa misogena?

Il quinto ed ultimo motivo, non meno importante però, sono le frasi solite dopo che avviene uno stupro: "Se l'è cercata", "Cosa si aspettava vestita così?", "E lei perché stava da sola con un ragazzo?"
Ecco, queste frasi misogene, e per quanto mi riguarda prive di umanità e di un briciolo di intelligenza, sono uno dei mali peggiori di questa società piuttosto maschilista. 
Ne ho sentite di queste frasi, sempre praticamente.
Qualche mese fa, addirittura, una mia amica mi aveva taggata sotto un articolo riguardante proprio tale argomento, stavamo parlando civilmente, esplicitando le nostre opinioni. Ovviamente sono arrivati commenti di ogni tipo, come: "Ti auguro che qualcuno ti stupri, così capirai che cosa vuol dire." 

Mi è venuta la pelle d'oca. 
Sentivo la nausea.
Un bruciore allo stomaco.
E il vomito in gola.

Ecco perché dovremmo essere tutti femministi, ecco perché questa società non ha niente di giusto in quanto a rispetto e parità.  

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