Ipàzia (in greco: Ὑπατία, Hypatía, in latino: Hypatia).

Ipàzia è stata una matematica, filosofa astronoma dell'antica Grecia
Il mio intento quello di oggi, non è assolutamente quello di illustrarvi il suo pensiero filosofico. Vorrei solo farvi notare come la maggior parte di voi non conosce questa Donna, che per altro ha avuto una certa importanza rispetto a materie umanistiche e scientifiche. 
Scrisse molto, Ipazia. 
Scrisse tanto, ma le sue opere sono state perse, non per questo però non abbiamo testimonianze, anzi! Alcuni autori hanno scritto di lei, e l'unico motivo per cui viene ricordata è per la sua morte.
Damascio scrive: «Così accadde che un giorno Cirillo, vescovo della setta di opposizione [il Cristianesimo], passò presso la casa di Ipazia, e vide una grande folla di persone e di cavalli di fronte alla sua porta. Alcuni stavano arrivando, alcuni partendo, ed altri sostavano. Quando lui chiese perché c’era là una tale folla ed il motivo di tutto il clamore, gli fu detto dai seguaci della donna che era la casa di Ipazia il filosofo e che lei stava per salutarli. Quando Cirillo seppe questo fu così colpito dalla invidia che cominciò immediatamente a progettare il suo assassinio e la forma più atroce di assassinio che potesse immaginare».
 
Fu così che le venne teso un agguato: un gruppo di fanatici cristiani la sorprese mentre faceva ritorno a casa e, dopo averla tirata giù dal carro, la trascinò fino a una chiesa. Lì furono strappate a Ipazia tutte le vesti e la donna venne letteralmente fatta a pezzi. Le varie parti smembrate del suo corpo furono portate al cosiddetto Cinerone, dove si dava fuoco a tutti gli scarti, e furono bruciate perché di Ipazia non rimanesse nulla.

 Ma di Ipazia comunque qualcosa è rimasto sicuramente: il suo pensiero, ed anche il suo coraggio nel mettersi in mostra in un'epoca in cui forse, non era da tutte le Donne farlo.

Rispetto a tutti e tre gli ambiti di cui Ipazia si occupò, si hanno comunque poche testimonianze, e quelle che abbiamo le dobbiamo al suo allievo che l'adorava tanto - non posso che fare il Paragone con Socrate e Platone! L'allievo comunque è Sinesio, il quale era appunto devotissimo alla sua maestra.
Secondo la testimonianza di Socrate Scolastico, Ipazia «era giunta a tanta cultura da superare di molto tutti i filosofi del suo tempo».


Comunque, la sua filosofia si basava su aspetti e concezioni condivisi anche da Plotino

Ad esempio, che l'intero Cosmo deriva da un principio primo, trascendente, buono, chiamato "Uno". La potenza dell'Uno per altro genera l'universo.
Il processo di emanazione avviene per natura, non meccanicamente come quando l'uomo compone artificialmente più parti tra di loro, bensì in maniera organica, a partire da un principio assolutamente semplice e irriproducibile
Le anime umane sono decadute dalla loro condizione iniziale, nella quale erano unite all'anima del tutto e assolutamente libere dai bisogni del corpo, quindi lo scopo dell'uomo si configura come un cammino di liberazione dalle conseguenze della caduta e dai falsi bisogni che l'eccessiva attenzione per i corpi ha imposto alle anime.



 
Vi abbraccio tutti,
Melissa. 

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