Umberto Eco, Baudolino.

Prima pubblicazione: 2000
Autore: Umberto Eco
Genere: Fiction storica
Trama:   
In quella zona del basso Piemonte dove, anni dopo, sorgerà Alessandria, Baudolino, un piccolo contadino fantasioso e bugiardo, conquista Federico Barbarossa e ne diventa figlio adottivo. Baudolino affabula e inventa ma, quasi per miracolo, tutto quello che immagina, produce Storia. Così, tra le altre cose, costruisce la mitica lettera del Prete Gianni, che prometteva all'Occidente un regno favoloso, nel lontano Oriente, governato da un re cristiano. Avventura picaresca, romanzo storico in cui emergono in germe i problemi dell'Italia contemporanea, storia di un delitto impossibile, racconto fantastico, teatro di invenzioni linguistiche esilaranti, questo libro celebra la forza del mito e dell'utopia.

Questo libro mi è stato consigliato da una ragazza su instagram, leggo raramente romanzi storici, però devo ammettere che è stato sicuramente uno dei libri che ho preferito nell'ultimo periodo. Provengo da un momento di totale assenza dalla lettura: purtroppo ho avuto un paio di mesi (se non di più) in cui facevo molta fatica a leggere; iniziavo un libro e non lo finivo. Prendevo il mio libro preferito e lo gettavo sul letto poco dopo. Compravo libri del mio autore preferito e lo lasciavo sulla libreria. Non ne capivo il senso, eppure mi sentivo invogliata. Ad oggi capisco che non sempre, la voglia coincide con la realtà. Ecco, questo libro arriva subito dopo questo periodo in cui ho letto poco nulla!
Tra gli autori che preferisco c'è sicuramente Calvino - che non batterà mai nessuno, però Eco è straordinario - e trovo molto simile i due autori per certi versi: il loro linguaggio, ad esempio. Il loro modo di raccontare in modo così straordinario e sublime.

Baudolino è un libro all'apice della bellezza... d'altro canto, mi direte voi magari, difficile rimanere davvero delusi da Eco. Vi sono vicende personali di Baudolino, enigmi intricati, un ritmo serrato nei momenti più violenti, ed uno più ampio nelle disquisizioni filosofiche.
Inoltre il libro a un certo punto del racconto si addentra in una realtà che non si può distinguere: è vero o reale? Non si tratta più di semplice immaginazione: questo libro necessita della volontà di imparare a seguire i mille meandri di quella che non si distingue più se essere realtà o solo fertile immaginazione di Baudolino. 

Se devo trovare un punto a sfavore è sicuramente il fatto che sia poco scorrevole come scrittura, l'ho trovato un po' pesante e alle volte con degli sproloqui, però tutto questo viene "dimenticato" attraverso l'ironia che caratterizza il racconto. Tra l'altro per chi ama il Medioevo come me, deve avere per forza nella libreria Baudolino, perché semplicemente nella storia vi è il contrasto tra latino e volgare dopo la caduta dell'impero Romano, il conflitto tra Impero e i primi Comuni, il peso della fede e il nascere delle prime scuole, delle prime università. 

Sono molto curiosa di sapere se qualcuno di voi l'ha letto, e naturalmente di sapere la vostra opinione a riguardo! In caso contrario, vi ho invogliati ad acquistarlo? Fatemi sapere tutto attraverso un commento!

Vi abbraccio tutti,
Melissa. 


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